Cerca nel blog

venerdì 25 maggio 2012

Lettera aperta: raccogliamo firme!!!!


Abbiamo pensato di scrivere una lettera aperta a tutti i partiti che ora purtroppo abbiamo e che purtroppo avremo in futuro, chiedendo loro di avere il coraggio di cambiare e di prendere decisioni chiare ed inconfutabili rispetto al PUP a Roma.


Raccogliamo firme in merito per poi inviare a tutti il nostro messaggio.
Grazie


Siamo cittadini e residenti di Roma che con la presente vogliono portare alla Sua attenzione un  problema gravissimo che da anni continua a produrre danni irreversibili e che non si appresta a terminare:
il Piano Urbano Parcheggi della città di Roma Capitale.
La storia dei Pup inizia nel 1989. Da più di 20 anni Roma sta cercando di adottare un piano affidabile per liberarsi dal traffico e per contribuire a risolvere il problema dei parcheggi.
Il Pup è stato amministrato indistintamente da tutti i sindaci sotto ogni governo: Rutelli (Amato, Ciampi, Berlusconi, Prodi, D'Alema), Veltroni (Prodi), Alemanno, (Berlusconi e Monti)  e tutti hanno continuano a perseverare nell'imposizione di un piano che non prevede regole precise e che quindi facilmente si traduce in svendita del patrimonio pubblico senza risolvere il problema del traffico e dei parcheggi.

L’attuale Piano prevede 267 interventi per più di 65 mila nuovi posti auto: il 70% dei posti auto è ricavato con la costruzione di parcheggi su suolo pubblico.
Il Piano parcheggi non si avvale di una visione d’insieme in grado di indirizzare le opere dove servono producendo beneficio ai cittadini, ma si avvale dell’unica visione dominante: l’intreccio tra settore immobiliare e settore finanziario, rispetto al quale la sfera politica (di ogni colore) è inerme, succube e complice.
Succede così che il Comune conceda un diritto di superficie a imprese private, le quali acquistano il diritto a costruire parcheggi, al fine di collocarli sul mercato a cifre esorbitanti, pagando degli oneri concessori non adeguati al mercato attuale.

Molti parcheggi sono stati realizzati all’insegna di questa mancata visione d’insieme del territorio, perché ricollocati in zone inadeguate senza uno studio di fattibilità, senza indagini preliminari, senza tutele e senza principio di partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali.

Succede così che vengano approvati parcheggi inutili come quello di Viale L. da Vinci che prevede 77 box privati in cambio della distruzione di un viale intero (abbattimento di olmi, riduzione della viabilità, aumento del traffico e smog, rischio di danni alla stabilità alle abitazioni adiacenti).

Sono parcheggi progettati e realizzati senza controllo e liberi da obblighi normativi, grazie all’istituzione della figura di commissario delegato per l’emergenza al traffico, sdoganata nel 2001 dal presidente del Consiglio Berlusconi, per concedere poteri al sindaco di Milano, e poi prontamente adottata nel 2006 da Prodi per concedere poteri al Sindaco Veltroni.

A Roma, inoltre, una nuova Ordinanza Commissariale di Alemanno ha modificato il vincolo di pertinenzialità previsto dalla Legge Tognoli (legge di riferimento per l’elaborazione dei PUP): all’inizio i box potevano essere acquistati solo dai proprietari degli immobili distanti non più di 500 metri dal parcheggio (limite poi ampliato a 1000 metri nel luglio 2010). Oggi, se il costruttore non riesce a vendere i box ai residenti nel giro di 1 Km, dopo un anno circa, può cederli a qualunque proprietario di immobile nell’area della Capitale. Un’opportunità in più per i costruttori e per gli investitori di denaro. In questo modo decade l’utilità del PUP che avrebbe dovuto creare parcheggio ed eliminare il traffico.

Molti parcheggi sebbene con sfumature diverse propongono le stesse problematiche:
Sono pericolosi per le abitazioni adiacenti gli scavi. Non è sempre fattibile uno scavo in prossimità di abitazioni, senza incontrare ostacoli e senza causare problemi di stabilità alle case adiacenti e molti PUP stanno confermando questo GRAVISSIMO problema (vedi PUP di Via Volta al Testaccio, ect). Ci raccontano che oggi la tecnologia permette di affrontare qualsiasi criticità ma in Italia anche un semplice parcheggio interrato è fonte di preoccupazione per i residenti.
Sono dannosi per l’ambiente: molte localizzazioni dei parcheggi prevedono l’abbattimento e/o l’espianto di numerosi alberi che non potranno mai essere sostituiti sia per grandezza che per utilità delle loro funzioni. In molti casi, come sul Viale Leonardo Da Vinci, la realizzazione di queste opere produce effetti opposti a quelli pianificati, stravolgendo la viabilità esistente e causando ulteriore congestionamento del traffico di auto, il tutto a scapito della salute e della sicurezza dei residenti.
Sono a regole zero: il Comune trasferendo al privato ogni responsabilità verso terzi e anche le scelte fondamentali che possono incidere economicamente sulla realizzazione del progetto (per es. la fattibilità e le indagini preliminari del terreno che si andrà a scavare, o la scelta di usare adeguati sistemi di costruzione rispetto ad altri) crea una perfetta sovrapposizione tra controllato e controllore.

Chiediamo pertanto che Lei e il Partito politico che rappresenta vi impegniate seriamente e concretamente per garantire:

1.     da subito, nelle rispettive sedi istituzionali, la MORATORIA IMMEDIATA dell’attuale Piano Urbano Parcheggi. Bloccare nell’immediato tutti i progetti e garantire una valida revisione del piano che introduca meccanismi sostanziali di partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali.

2.   l’inserimento tra le priorità del vostro futuro programma elettorale per le Amministrative a Roma del 2013, dell’impegno vero:
- a cancellare l’attuale Piano Urbano Parcheggi;
- a garantire che ogni futuro intervento sia adeguato ai criteri di localizzazione  e che rispetti tutte le procedure di opera pubblica;
- a garantire che saranno previsti solo posti auto (e non box) con il ripristino del vincolo di pertinenzialità originale (immobile a 500 metri dal parcheggio);
- a favorire la realizzazione di parcheggi a rotazione in corrispondenza delle linee del trasporto pubblico nel piano generale di una mobilità sostenibile;
- a vietare di destinare aree verdi urbane a parcheggio;
- a tutelate tutte le alberature già esistenti sul territorio;

La invitiamo pertanto ad assumere una posizione chiara ed inconfutabile che restituisca ai cittadini un segnale evidente di cambiamento e di alternativa a questo sistema.

Siamo cittadini che chiedono rispetto del territorio e dei beni comuni all’insegna del vero significato del “fare politica”, cioè del saper amministrare la città a vantaggio dei cittadini.

Restiamo in attesa di Suo gradito riscontro scritto che sarà nostra premura pubblicare sul nostro blog, quale strumento di comunicazione pubblico e libero.

Cordiali saluti

NOPUP INDIGNATI
Contro la costruzione del PUP di Viale Leonardo Da Vinci

Roma, 19 maggio 2012

lunedì 14 maggio 2012

LA VIA PUPIS


NOI CI SAREMO!!!!!


VENERDI’ 18 MAGGIO FORUM UNA BATTAGLIA PER ROMA dalle 15.00
Largo Dino Frisullo , Ex Mattatoio, Testaccio
DIFENDIAMO I BENI COMUNI  DAL DEGRADO E DAL CEMENTO SELVAGGIO

venerdì 11 maggio 2012

PupDocet



Caro PD, una domanda:
Come fate a sfilare con le vostre bandiere alla manifestazione del 5 maggio contro la svendita di ACEA e contro la svendita del territorio e dei beni comuni e poi permettere 4 giorni dopo al vostro capogruppo di rilasciare questa dichiarazione?



"SI ATTIVI PER CONTRASTARE CRISI SETTORE COSTRUZIONI”
Roma, 9 mag. 16:39  - (Agenzia Adnkronos) - "Alemanno posticipi il suo ingresso  in campagna elettorale e si concentri sull'emanazione di quei  provvedimenti necessari a sostenere le imprese dell'edilizia in questo momento di crisi". Lo ha dichiarato il capogruppo Pd di Roma Capitale, Umberto Marroni, al termine dell'incontro 'Le politiche di  partenariato pubblico-privato e dei processi di trasformazione urbana  e di recupero delle periferie' organizzato dalla Fedilter, che si è  svolto oggi nella Sala Salemi presso la sede della Confcommercio di  Roma.
"Siamo in un momento drammatico,- ha aggiunto Marroni - ma  Alemanno sta facendo fatica a realizzare un pacchetto per il settore  edilizio per far si' che l'impatto della crisi sia meno pesante.  Occorre al più presto risbloccare il piano urbano parcheggi,  riprogettare i progetti di finanza insieme alle categorie e alle  banche, allentare il patto di stabilità, per sbloccare i fondi  statali bloccati per motivi tecnici, e dare in tal modo respiro alle  imprese sbloccando oltre 100 opere pubbliche che potrebbero consentire una riqualificazione delle aree urbane".
"E' necessario, inoltre, ripensare il piano casa, - ha concluso  il capogruppo Pd di Roma Capitale - anche alla luce della mancanza di  un chiaro e razionale piano di urbanizzazione, e spendere i fondi  disponibili, anche se esigui, per dare respiro alle imprese che ora si trovano in difficoltà. Si deve, poi, revisionare il piano regolatore  sulle norme e i programmi urbanistici, che sono stati pensati in un  momento in cui il mercato edilizio aveva un'altra spinta, ma che non  sono più proponibili oggi".
Il giusto proseguimento del PASSATO!!! E non avevamo dubbi. Credo che al voto ci ricorderemo del Sig. Marroni, del Sig. Attanasio (PD Municipio 11) e di tutti quei PupDocet che non perdono mai l’occasione di ribadire la necessità assoluta di costruire parcheggi interrati come unica soluzione del traffico, anche difronte all’evidenza di progetti inutili e dannosi come il nostro in Viale L. Da Vinci.

LA RACCOMANDAZIONE...dell'Antistrust


Dal blog del Coordinamento dei Comitati NO PUP
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in data 29 marzo 2012, ha inviato al Sindaco di Roma una  Segnalazione inerente  la “Promozione della concorrenza in relazione al Programma Urbano Parcheggi di cui alla legge 122/89”, entrando nel merito  delle  mancate procedure di evidenza pubblica per l’applicazione della cosiddetta “ Legge Tognoli”, che prevede la concessione di  suolo pubblico a privati per 90 anni per realizzare   box auto sotterranei.L’esame dell’Autorità parte dalla considerazione   che il suolo pubblico, “fattore produttivo essenziale” del PUP , è  una risorsa di per sé “scarsa”, evidenziando la “problematicità della concessione discrezionale da parte dell’Amministrazione pubblica” “a beneficio di alcuni soggetti piuttosto che ad altri”,  e constatando  che fino a  oggi a Roma  gli interventi sono stati assegnati senza nessuna gara, concedendo il diritto di superficie  alle ditte che avevano avanzato per prime la richiesta per una determinata area. L’Autorità poi sottolinea che  i principi concorrenziali aumenterebbero i vantaggi per l’interesse pubblico, ampliando  la possibilità di scelta dell’amministrazione  tra diverse  proposte,  che dovrebbero essere selezionate  secondo criteri di pubblica utilità, anche economica. E cita ad esempio l’entità degli oneri concessori (a nostro avviso attualmente risibili: circa  5000 € a box, che se fossero un  “affitto”, vorrebbe dire poco più  di   50 € l’anno), la tempistica, i servizi di  manutenzione etc . Noi vorremmo aggiungere all’elenco anche  il costo finale del parcheggio al residente/acquirente, un criterio adottato dall’amministrazione comunale milanese fin dal 1989/91, cioè dal primo triennio di applicazione della Legge Tognoli. Infatti a Milano (come  a Torino e in altre città) “da sempre” la concessione del diritto di superficie per fare i parcheggi viene assegnata  tramite gara. E ci aspettavamo che questa circostanza, dopo più di vent’anni, fosse  finalmente sancita da un’Autorità nazionale, con il riconoscimento di  un principio posto a garanzia non solo della libera concorrenza, ma soprattutto della pubblica utilità. Invece  l’Autorità, dopo aver posto  le premesse citate, conclude  limitandosi a raccomandare le procedure di evidenza pubblica, che ritiene  “un significativo fattore di promozione della concorrenza”, “confidando” che le sue osservazioni “possano essere tenute in debita considerazione”. A questo punto ci chiediamo come sia possibile che la  legge sia così elastica da permettere diverse interpretazioni secondo le città dove viene applicata, e  da impedire la fissazione di un criterio chiaro e dirimente. E anche che tipo di autorità abbia effettivamente l’Autorità, se, chiamata a esprimersi su una materia tanto  rilevante, sceglie di usare una formula così poco impegnativa per il destinatario della missiva, il  Primo Cittadino, che dal suo predecessore ha ereditato poteri speciali per l’Emergenza Traffico e Mobilità.  A questo punto possiamo solo augurarci anche noi che il Sindaco  sappia  “tenere in debita considerazione” la segnalazione dell’”Antitrust”…

ECCOCI!!!!!!

Manifestazione del 5 maggio 2012!!!!!!



venerdì 4 maggio 2012

MANIFESTAZIONE DEL 5 MAGGIO 2012


GLI INDIGNATI CONTRO IL PUP DI LEONARDO DA VINCI partecipano alla manifestazione di sabato 5 maggio 2012 perchè COME PER L’ACEA IL SINDACO ALEMANNO PER REALIZZARE IL PIANO URBANO PARCHEGGI (PUP) STA SVENDENDO 
I BENI COMUNI AI COSTRUTTORI.
EDIFICARE PARCHEGGI INTERRATI COSTITUITI PER IL 50% DA BOX PRIVATI SENZA VINCOLO DI PERTINENZIALITA' RISPONDE AD UNA LOGICA SPECULATIVA CONTRARIA AL PUBBLICO INTERESSE.

  


IN DIFESA DELL'ACQUA E DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI
PER I DIRITTI DEI LAVORATORI E LA DEMOCRAZIA

ROMA NON SI VENDE!
SABATO 5 MAGGIO
MANIFESTAZIONE CITTADINA
PARTENZA PIAZZA VITTORIO ORE 15.00
Come associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali abbiamo deciso di costruire una serie di mobilitazioni e, per Sabato 5 Maggio, un grande corteo per fermare la vendita di ACEA, il progetto di holding e il fallimentare bilancio di Alemanno.
* * *
Nonostante il voto referendario di oltre 26 milioni di persone – fra loro, 1.200.000 cittadini romani - il Sindaco Alemanno vuole vendere un ulteriore 21% delle quote pubbliche di Acea.
Vuole fare cassa per coprire i buchi di bilancio provocati dalla sua stessa mala gestione.
Vuole privatizzare la gestione di un bene essenziale, nonostante e contro la volontà dei cittadini.

Vuole pregiudicare il futuro della città, dei suoi beni comuni e dei suoi servizi pubblici.
Tutte e tutti insieme dobbiamo impedirlo!
Per questo chiamiamo le donne e gli uomini di questa città ad una grande mobilitazione per l’acqua, per la difesa dei servizi pubblici locali e dei diritti dei lavoratori, per la democrazia.