Portiamo alla vostra attenzione l'ennesimo esempio di degrado nel nostro Municipio.
Se permettiamo che il PUP su Viale L. Da Vinci venga realizzato... questo è quello che ci aspetta!!!!
Di seguito vi riporto un estratto della vicenda. Se volete più informazioni potete trovarle a questo link: www.federicoballetti.it
"Si tratta del parcheggio interrato sito in via Vito Volterra, davanti all’università Roma Tre di Via della Vasca Navale. Premetto che nella zona in cui sorge il parcheggio ogni palazzina, e ci tengo a sottolineare ogni palazzina, ha un proprio parcheggio interno e che dopo le ore 18.00 i posti auto lungo la strada diventano tutti disponibili, venendo usati in particolare dagli universitari .Il parcheggio sorge in un’ansa del Tevere, questo rende il terreno acquitrinoso ed instabile, data la presenza di falde acquifere alla profondità di 4-5 metri. Durante le costruzioni preliminari si è infatti verificato l’allagamento di due palazzine adiacenti al parcheggio. Nessuna risposta da parte della pubblica amministrazione, nessuna rassicurazione, nessuna sanzione all’azienda costruttrice. I cittadini si sono trovati soli, con i loro problemi.
Ma la commedia non è conclusa, fra battaglie legali ed appelli all’amministrazione siamo arrivati al 2004, anno di conclusione dei lavori. Il P.U.P. è costituito da circa 60 box auto e sovrastato da un giardino di pubblico accesso. La ditta costruttrice, dopo aver venduto parte dei box, è letteralmente evaporata, lasciando sulle spalle dei condomini del parcheggio qualsiasi responsabilità gestionale. Dal 2004 ad oggi è stato il caos più totale, a partire dalle infiltrazioni di acqua nei box con continui allagamenti a seguito di piogge di media-alta entità, sino ad arrivare al degrado dell’area verde superficiale.
Ed è proprio questo il secondo problema per gli abitanti del quartiere. Nessuna recinzione fu infatti prevista nel progetto e con il favore della notte questo parco si trasforma in un luogo di incontro fra prostitute e clienti, in un centro per lo spaccio e l’uso di droghe (più volte sono state effettuate retate notturne dalle forze dell’ordine), o più “semplicemente” in un punto di incontro per bande di ragazzi poco tranquille.
Questa situazione ha portato negli anni al degrado totale dell’area, con panchine divelte e spostate in zone appartate, lampioni sfondati a sassate, cestini per la carta sradicati dal terreno e dati alle fiamme, rifiuti ovunque, siringhe, preservativi, materassi, bottiglie di birra….Tutto sotto gli occhi attoniti del quartiere che ha richiesto più volte l’intervento del Municipio e del Comune per sanare questa situazione. Il silenzio è stata l’unica risposta ricevuta..."

