Abbiamo pensato di scrivere una lettera aperta a tutti i partiti che ora purtroppo abbiamo e che purtroppo avremo in futuro, chiedendo loro di avere il coraggio di cambiare e di prendere decisioni chiare ed inconfutabili rispetto al PUP a Roma.
Raccogliamo firme in merito per poi inviare a tutti il nostro messaggio.
Grazie
Siamo cittadini e residenti di Roma che con la presente vogliono portare
alla Sua attenzione un problema
gravissimo che da anni continua a produrre danni irreversibili e che non si
appresta a terminare:
il Piano Urbano Parcheggi
della città di Roma Capitale.
La storia dei Pup inizia nel 1989. Da più di 20 anni
Roma sta cercando di adottare un piano affidabile per liberarsi dal traffico e per
contribuire a risolvere il problema dei parcheggi.
Il Pup è stato amministrato
indistintamente da tutti i sindaci sotto ogni governo: Rutelli (Amato, Ciampi,
Berlusconi, Prodi, D'Alema), Veltroni (Prodi), Alemanno, (Berlusconi e Monti)
e tutti hanno continuano a perseverare nell'imposizione di un piano che
non prevede regole precise e che quindi facilmente si traduce in svendita del
patrimonio pubblico senza risolvere il problema del traffico e dei parcheggi.
L’attuale Piano prevede 267
interventi per più di 65 mila nuovi posti auto: il 70% dei posti auto è
ricavato con la costruzione di parcheggi su suolo pubblico.
Il Piano parcheggi non si avvale
di una visione d’insieme in grado di indirizzare le opere dove servono
producendo beneficio ai cittadini, ma si avvale dell’unica visione dominante:
l’intreccio tra settore immobiliare e settore finanziario, rispetto al quale la
sfera politica (di ogni colore) è inerme, succube e complice.
Succede così che il Comune conceda
un diritto di superficie a imprese private, le quali acquistano il diritto a
costruire parcheggi, al fine di collocarli sul mercato a cifre esorbitanti, pagando
degli oneri concessori non adeguati al mercato attuale.
Molti parcheggi sono stati
realizzati all’insegna di questa mancata visione d’insieme del territorio,
perché ricollocati in zone inadeguate senza uno studio di fattibilità, senza
indagini preliminari, senza tutele e senza principio di partecipazione attiva
dei cittadini nei processi decisionali.
Succede così che vengano approvati
parcheggi inutili come quello di Viale L. da Vinci che prevede 77 box privati
in cambio della distruzione di un viale intero (abbattimento di olmi, riduzione
della viabilità, aumento del traffico e smog, rischio di danni alla stabilità
alle abitazioni adiacenti).
Sono parcheggi progettati e
realizzati senza controllo e liberi da obblighi normativi, grazie
all’istituzione della figura di commissario delegato per l’emergenza al
traffico, sdoganata nel 2001 dal presidente del Consiglio Berlusconi, per
concedere poteri al sindaco di Milano, e poi prontamente adottata nel 2006 da
Prodi per concedere poteri al Sindaco Veltroni.
A Roma, inoltre, una nuova
Ordinanza Commissariale di Alemanno ha modificato il vincolo di pertinenzialità
previsto dalla Legge Tognoli (legge di riferimento per l’elaborazione dei PUP):
all’inizio i box potevano essere acquistati solo dai proprietari
degli immobili distanti non più di 500 metri dal parcheggio (limite poi
ampliato a 1000 metri nel luglio 2010). Oggi, se il costruttore non riesce a
vendere i box ai residenti nel giro di 1 Km, dopo un anno circa, può cederli a
qualunque proprietario di immobile nell’area della Capitale. Un’opportunità in
più per i costruttori e per gli investitori di denaro. In questo modo decade
l’utilità del PUP che avrebbe dovuto creare parcheggio ed eliminare il
traffico.
Molti parcheggi
sebbene con sfumature diverse propongono le stesse problematiche:
Sono pericolosi per le abitazioni
adiacenti gli scavi.
Non è sempre fattibile uno scavo in prossimità di abitazioni, senza incontrare
ostacoli e senza causare problemi di stabilità alle case adiacenti e molti PUP
stanno confermando questo GRAVISSIMO problema (vedi PUP di Via Volta al
Testaccio, ect). Ci raccontano che oggi
la tecnologia permette di affrontare qualsiasi criticità ma in Italia anche un
semplice parcheggio interrato è fonte di preoccupazione per i residenti.
Sono dannosi per l’ambiente: molte localizzazioni dei
parcheggi prevedono l’abbattimento e/o l’espianto di numerosi alberi che non
potranno mai essere sostituiti sia per grandezza che per utilità delle loro
funzioni. In molti casi, come sul Viale Leonardo Da Vinci, la
realizzazione di queste opere produce effetti opposti a quelli pianificati,
stravolgendo la viabilità esistente e causando ulteriore congestionamento del
traffico di auto, il tutto a scapito della salute e della sicurezza dei
residenti.
Sono a regole zero: il Comune trasferendo al
privato ogni responsabilità verso terzi e anche le scelte fondamentali che
possono incidere economicamente sulla realizzazione del progetto (per es. la
fattibilità e le indagini preliminari del terreno che si andrà a scavare, o la
scelta di usare adeguati sistemi di costruzione rispetto ad altri) crea una
perfetta sovrapposizione tra controllato e controllore.
Chiediamo pertanto che Lei e il
Partito politico che rappresenta vi impegniate seriamente e concretamente per
garantire:
1.
da subito, nelle
rispettive sedi istituzionali, la
MORATORIA IMMEDIATA dell’attuale
Piano Urbano Parcheggi. Bloccare nell’immediato tutti i progetti e
garantire una valida revisione del piano che introduca meccanismi sostanziali
di partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali.
2.
l’inserimento
tra le priorità del vostro futuro programma elettorale
per le Amministrative a Roma del 2013, dell’impegno vero:
- a cancellare l’attuale Piano
Urbano Parcheggi;
- a garantire che ogni futuro
intervento sia adeguato ai criteri di localizzazione e che rispetti tutte le procedure di
opera pubblica;
- a garantire che saranno previsti
solo posti auto (e non box) con il ripristino del vincolo di pertinenzialità
originale (immobile a 500 metri dal parcheggio);
- a favorire la realizzazione di
parcheggi a rotazione in corrispondenza delle linee del trasporto pubblico nel
piano generale di una mobilità sostenibile;
- a vietare di destinare aree verdi
urbane a parcheggio;
- a tutelate tutte le alberature
già esistenti sul territorio;
La invitiamo pertanto ad assumere una
posizione chiara ed inconfutabile che restituisca ai cittadini un segnale
evidente di cambiamento e di alternativa a questo sistema.
Siamo cittadini che chiedono rispetto del
territorio e dei beni comuni all’insegna del vero significato del “fare
politica”, cioè del saper amministrare la città a vantaggio dei cittadini.
Restiamo in attesa di Suo gradito riscontro
scritto che sarà nostra premura pubblicare sul nostro blog, quale strumento di
comunicazione pubblico e libero.
Cordiali saluti
NOPUP
INDIGNATI
Contro
la costruzione del PUP di Viale Leonardo Da Vinci
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